lunedì 5 settembre 2011

E allora lei, in una mail che devo in gran parte censurare

E allora lei, in una mail che devo in parte censurare perché contiene temi personali che se vorrà rivelerà in prima persona, mi scriveva: "Della mia nuova casa amo proprio il fatto che mi trasmette un'energia erotica meravigliosa. Ed è bellissimo muovermi seminuda immaginando di essere spiata", concludendo un lungo ragionamento che iniziava con la domanda diretta, secca: "Riusciresti a farmi un esempio di qualcosa che ti ho detto o fatto a cui pensi per venire?". Io le rispondevo prontissimo, perché non aspettavo altro:

Ad esempio penso alla nostra telefonata fiume mentre tu andavi in aeroporto, e precisamente al momento in cui ho ammesso di avere iniziato a toccarmi, "a farmi una sega per te" come credo di averti detto, e tu hai risposto con un filo di voce "finalmente" - parola che chissà in quale contesto sarà stata interpretata dalle persone che ti erano attorno, sempre ammesso che ci fosse qualcuno che capisse l'italiano. Oppure penso al messaggio che mi hai mandato dopo la nostra prima telefonata recente, della quale non finirò mai di ringraziarti; il giorno dopo avevo ammesso di essere stato molto eccitato mentre ti parlavo delle evoluzioni del rapporto fra me e la Ex e tu avevi risposto che ti eri immaginata mentre lo tiravo fuori "bello duro". (Ce l'ho bello duro anche ora mentre ti scrivo queste parole dall'ufficio, se ci tieni a saperlo). Oppure penso a quando dopo un lungo scambio di messaggini notturni tu mi hai finalmente concesso - con sole due lettere, "sì" - di telefonarti per godere al suono della tua voce e nell'istante in cui hai risposto, senza darmi la possibilità di dire nient'altro, hai esordito apostrofandomi a metà fra orgoglio e rimprovero con un "Sei insaziabile". Mi piace, mi eccita, mi fa venire insomma il pensiro del momento in cui passiamo dai rapporti formalmente impeccabili a quelli erotici, o meglio ancora il momento in cui tu mi concedi di essere sessuale.

Penso che abbia a che fare con l'educazione diversa che ho ricevuto in famiglia. Come ti dicevo ieri avevo iniziato a masturbarmi molto presto, in maniera inconsapevole premendo il basso ventre contro il materasso da bambino, e anzi in qualche occasione devo essermi addirittura scopato l'orsacchiotto, sempre inconsapevolmente ci mancherebbe, fatto sta che i miei dovevano avere subodorato qualcosa in quanto da un giorno all'altro l'orsacchiotto sparì e tuttora non so dove sia stato nascosto. Nel frattempo però la mia consapevolezza s'era accresciuta e avevo iniziato ad amare tutte le superfici liscie contro le quali potevo strusciarmi fino all'orgasmo: verticale ma soprattutto orizzontale, perfino sul pavimento. Sono stato scoperto innumerevoli volte ma lo facevo pressoché continuamente, non mi si poteva lasciar solo con una piastrella o un cuscino; e quando mi scoprivano c'era ben poco da parlare, volavano solo rimproveri e mazzate. Non avevano forse tutti i torti vista la sessualità che ho sviluppato, a meno che io non l'abbia sviluppata proprio a causa dei rimproveri e delle mazzate.In tutto questo so già come sarai vestita quando ti penserò per godere la prossima volta, sicuramente prestissimo, oggi appena torno a casa, perché non so perché ma mi sono svegliato con un'insistente voglia di fotterti a oltranza nella tua casa surriscaldata.

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