sabato 28 agosto 2010

Oggi è iniziata malissimo

Oggi è iniziata malissimo: a casa non ho ancora internet e sono andato in biblioteca per sfruttare la connessione e lavorare un po, ma una volta arrivato ho scoperto che era chiusa per oggi e per i prossimi tre giorni. Ho trascinato la borsa con portatile pesantissimo nel bar di fronte e mi sono seduto a lavorare a mano, con libro e quaderno. Di tre quarti a me s’è seduta una trentenne alta, dal volto spigoloso sotto una cascata di ricci castani e un corpo snello, facile da intuire sotto la maglietta leggera e scollata (ha piovuto per giorni ma oggi il tempo è migliorato). Ci siamo guardati un paio di volte, le ho quasi sorriso, ho anche pensato di lasciar scivolare un biglietto con su scritto “you’re gorgeous” e il mio numero di telefono nella tasca del soprabito che aveva appoggiato alla spalliera della sedia più vicina a me. Poi ho pensato di scriverle invece “vous êtes étonnante”, quando sentendola parlare al telefono avevo capito che era francese; tanto il mio numero sarebbe rimasto lo stesso. Alla fine, quando ero voltato a leggere quasi totalmente verso di lei dando le spalle alla mia borsa col portatile dentro, è arrivato un suo amico alto quanto lei e l’ha baciata non ho nemmeno voluto vedere come.

La triste verità che quest’episodio ribadisce, più che rivelarla, è che a O*** la mia solitudine è dannosa. Lo accetto con rassegnazione ma è difficile parlarne con serenità. Sono convinto che la mia solitudine non sia sempre sfavorevole. Quest’estate ero al mare a R*** e mi piaceva passare le giornate da solo, passeggiare lungo la riva da solo, andare al bar da solo. Mi piaceva soprattutto ritirarmi nella mia camera singola dopo pranzo, mettermi in mutande a guardare la tv e mandare messaggini dolci alla Cattolica. La quale è una cara ragazza, sempre innamorata e sempre vergine, che un mese fa stava con uno e ora sta con un altro, e in entrambi i casi li riteneva o ritiene l’amore della sua vita. È insicura e, siccome mi sta simpatica, mi faceva piacere scriverle che la trovavo bella e dolce e che volevo baciarla così e così. Lei rispondeva e dalla dolcezza si arrivava al momento in cui la mano esplorava le mutande e lei diceva che, fatta salva la distanza, me l’avrebbe accarezzato lei o addirittura succhiato come suppongo non abbia mai veramente fatto a nessuno (tutt’altra cosa è il millantato credito). Finiva che le mutande scivolavano via, le mie come forse le sue, e quando sentivo lo sperma colarmi sullo stomaco la chiamavo per nome perché le piaceva.

Ora altri amici si sono aggiunti alla francese e al suo uomo, e io ho finito di fare tutto ciò che potevo senza connessione. (Mi viene in mente solo ora che per definizione una persona sola è, ironia della sorte, una persona senza connessioni). Forse nel pomeriggio o in serata vedrò la coppia con cui l’anno scorso (credevo fosse passato meno tempo) avevo giocato in quattro con la mia Ex. (Fra parentesi, davvero ieri sei rimasta imperturbabile quando messaggio dopo messaggio siamo finiti a parlare di Eyes Wide Shut e ti ho rivelato che davvero l’avevo fatto in tre e in quattro e non una volta sola?). Si tratta di persone decenti, contrariamente a quanto generalmente accade nel losco mondo dello scambismo, e anch’io dovevo essere loro simpatico perché si sono tenuti in contatto durante tutti questi mesi. Una volta lui era impegnato fuori O*** per lavoro e mi aveva mandato la sua lei perché me la scopassi e le togliessi la voglia. Hanno avuto problemi, hanno litigato, e chi c’è andato di mezzo sono stato io, che non ho più potuto fare il terzo. Ma d’altronde, non avevo anch’io avuto problemi e litigato con la mia Ex, che pareva fatta apposta per questi scambi multipli? C’è qualcosa che dura su questa terra? Fatto sta che alla lei pare sia tornata la voglia e, oltre a rappacificarsi con lui, due sere fa ha preso a scrivermi quanto le sarebbe piaciuto sentirsi due cazzi dentro, i quali nelle sue intenzioni sarebbero i nostri. Oggi siamo liberi tutti e tre e dovrebbero darmi conferma più tardi – è solo mezzogiorno. Ma permango scettico e temo che non si faranno più vivi, o perché litigheranno di nuovo in giornata o perché preferiranno divertirsi fra loro senza spartizioni. Io resto qui a escogitare un modo di finire il primo di questi tre giorni che passerò senza parlare con nessuno, meno ancora del solito.