mercoledì 31 agosto 2011

Un po' a sorpresa

Un po' a sorpresa, la mia Drenka/Anais/Salomé aveva risposto con una mail breve ma arzigogolata quanto a logica, in cui mi chiedeva nel giro di poche righe prima se utilizzassi lo stesso approccio con tutte le donne, poi che durante il fine settimana aveva percepito chiaramente la mia voglia benché distante migliaia di km ("Sarà stato per questo che la mia eccitazione era a livelli indescrivibili"), e infine chiedendomi se intuivo che la mia Fidanzata avrebbe prima o poi voluto un figlio da me (campa cavalla). La mia risposta procedeva ancora oltre nei voli pindarici:

La tua mail è stata l'ultima cosa che ho letto prima di coricarmi e stamattina il mio uccello era equino, non tanto per dimensioni ché quelle sono e restano e non mi sembra che nessuna possa lamentarsi ma per il convinto turgore e la protensione verso davanti, non verso l'alto, che è persistita mentre pisciavo (dando al fiotto un'imprevista cornice erotica, se non altro di asserzione di potenza) e mentre mi facevo la doccia. Poi vabbe', con gli impegni della giornata tutto è tornato normale ma non l'eccitazione a immaginarti mentre fai la vacca (su skype? su facebook? al telefono?) col Fidanzato. Eppure, vedi, se forse avessi avuto il Fidanzato lì ti saresti alla lunga annoiata come me che a furia di fottermi la Fidanzata nel weekend ieri ho preferito guardarmi un film impegnato politicamente per affogare il desiderio di sesso adulterino. Quando dico sesso adulterino penso a te, ovvio, penso anche a varie altre amichette ma soprattutto penso al senso della conquista, dello scendere in strada e trovarmene una, che viene automaticamente tarpato dal vivere con la Fidanzata.

Diciamo che in tal caso si aprono determinate porte ma se ne chiudono altre, e viene meno di conseguenza la possibilità di sperimentare per bene. Di solito non sottopongo diverse persone agli stessi stimoli per vedere come reagiscono, anche se può capitare perché tristemente le combinazioni del sesso sono limitate, per quanto numerose. Ogni donna tende a ispirarmi qualcosa di diverso che devo far mediare con la mia legittima aspirazione a soddisfare alcune fantasie standard.

Però al momento mi spiace più l'idea, suggerita dalla metamofrosi equina di stamane, di non vivere da solo come te e di non poter adeguatamente fare il porco.

lunedì 29 agosto 2011

Procedo alla preoccupante media

Procedo alla preoccupante media estiva di una sega al giorno (chiamatemi Onan il Barbaro). Questo weekend ero via e dividevo una camera d'albergo con un familiare ma ho comunque trovato modo per sollazzarmi/trastullarmi/scaricarmi. Ho atteso un momento di solitudine e, dovendo prepararmi prima di uscire, mi sono rintanato in bagno col cellulare. Ho scorso tutti i messaggi che ho salvato negli ultimi mesi rileggendomi con gusto quelli inviatimi dalla mia Drenka, dalla mia Anais, dalla mia Salomè. Eccoli in rigoroso ordine cronologico e medias in res: "Mentre affondo il viso sul tuo inguine ti porgo meglio la mia fica, sento la pelle tesa dei tuoi coglioni caldi, mi struscio appena sul tuo viso mentre con la mano finalmente saggio la base del tuo cazzo"; "Amo quando fai il porco"; "E' un gioco che amo, respiro con le tue pulsazioni, mi eccito, sei dietro ogni uomo che mi guarda, ogni uomo che mi sfiora, sempre"; "Spero mi descriverai tutto perché ti ho pensato e pensato alle situazioni in cui avresti goduto. Nei miei flirt si nasconde sempre un po' delle tue voglie"; "E io sarò lì a godermi il tuo cazzo insaziabil. Sono costantemente circondata da uomini  mentre tu mi spii"; "Vigoroso, il suo fisico è scultoreo, elastico grazie allo yoga. La pelle chiara, liscissima, mi dava colpi secchi, profondi, infiniti, si è fatto succhiare tantissimo, quasi non respirava"; "Lo sai, vero, che un giorno mi farò fottere da un altro mentre starai a guardare e io non mi curerò di te pur sentendoti? Proprio come ora" - e a questo punto, travolto da questo dialogo a una sola voce, ho sentito il mio cazzo tendersi, divincolarsi quasi dalla mia mano ed esplodere dritto nella (prosaicamente) tazza del cesso, prima che riuscissi a scorrere col pollice fino al mio messaggio preferito, che in cinque parole dice tutto di me e di lei e di noi: "Sei un porco, ti voglio".

sabato 27 agosto 2011

Sulla questione delle mie attrici preferite

Sulla questione delle mie attrici preferite ero tornato riscrivendo qualche giorno dopo alla mia sublime corrispondente, l'unica alla quale possa dire tutto. Ricopio in fretta:



Ti assicuro che avevo tutta l'intenzione di rispondere dettagliatamente alla tua mail ma per quanto tu possa non crederci ho scopato talmente a lungo da non averne il tempo materiale, anche perché negli occasionali momenti in cui mi ritrovavo vestito dovevo sbrigare le solite noiose faccende sociali e domestiche del fine settimana. Fatto sta che sabato, mentre facevamo la spesa, mi sono avvicinato da dietro alla Fidanzata - vestita semplice, con maglia nera, gonna di jeans e collant - e le ho sollevato platealmente la gonna per accarezzarla con decisione fra le cosce. Non so se ci hanno visti ma di sicuro s'è eccitata visto che, una volta a casa, è venuta in camera mia a chiedermi di bendarla.

Allora mi sono fatto portare in camera sua da lei - che mi aveva aperto la zip e mi teneva per il cazzo - e ho provveduto a eseguire legandole sugli occhi una sua sciarpa di seta nera, ripiegata tre volte perché risultasse più spessa. Poi, sempre vestita come al supermercato ma senza più collant, l'ho fatta sedere sul letto conducendola per mano. Mi sono allontanato e ho lasciato che sentisse il lieve rumore dei vestiti che mi toglievo, restando completamente nudo e poi avvicinandomi tutt'a un tratto per ficcarle la mia erezione in bocca. Coi colpi del bacino l'ho spinta a sdraiarsi sul letto, le ho sollevato la gonna e levato le mutande mentre continuava a succhiare. L'ho accarezzata appena lungo la fica, tanto per constatare se fosse bagnata (sì) e poi mi sono staccato di nuovo e ho lasciato che mi sentisse aprire un cassetto e cercare qualcosa. Quando ha sentito avvicinarsi il ronzio, ha capito che si trattava del vibratore che le avevo comprato a Parigi e del quale credo di averti già parlato. Gliel'ho messo dentro nell'attimo in cui le ho nuovamente spalancato la bocca col cazzo e per una decina di minuti ho continuato a rimestare col dildo nella fica, cercando sempre angolazioni e ritmi differenti che potessero sorprenderla, finché non l'ho sentita tremare e venire.

Le sono uscito dalla bocca, sono sceso dal letto e nudo com'ero l'ho presa per mano, dopo avere posato il vibratore sul comodino. L'ho condotta in cucina e l'ho piegata sul lavandino, di fianco alla lavatrice. Devi sapere che viviamo al piano terra e che in corrispondenza del lavandino abbiamo un'ampia finestra che dà su una strada di passaggio, dietro la quale c'è la ferrovia sulla quale i treni passano molto lenti perché la stazione è vicinissima. Mentre lei non poteva vedere chi passasse ma sapeva che sarebbe stata vista, l'ho presa alla pecorina con una certa foga. E' venuta di nuovo mentre le tiravo i capelli verso di me e le nostre sagome infuriate si stagliavano nella penombra del crepuscolo.

Le sono venuto sulle natiche ma sono rimasto con la voglia, mica mi accontnto facilmente io, e allora ieri siamo andati in centro a far delle compere ma per prima cosa siamo passati da una catena multinazionale di intimo sexy che sul retro ha sempre un angolo sexy shop. Era carino vedere i gruppetti di ragazzi che dovevano essere almeno in tre per farsi coraggio ed entrare, le coppie giovani e carine come noi, una singola bionda che allungava vergognosa la mano verso pubblicazioni scollacciate e poi la tirava indietro appena si sentiva osservata.

Durante le compere e prendendo un caffè da un mio amico non abbiamo fatto altro che parlare di quali delle sue amiche ci piacerebbe coinvolgere, in linea meramente teorica perché non coinvolgerebbe mai qualcuno che conosce, e mentre tornavamo a casa mi ha confessato di essere tremendamente bagnata. Io che sono crudele l'ho lasciata a bagnomaria per un po', facendo delle telefonate e sbrigando faccende varie, così da poter sentire, quando ho finalmente iniziato a toccarla, il contrasto fra la fica quasi asciugata e le mutandine madide.

Abbiamo iniziato guardando le figure di una rivista italiana per scambisti e facendoci due risate con i testi degli annunci. Poi abbiamo deciso di guardare un porno, il primo insieme. Le ho cercato da internet foto delle tre attrici tedesche più famose, lei ha scelto la più bionda e più tettona ma con uno sguardo scintillante e un vitino da vespa
(si trattava di Briana Banks, ritratta qui sopra a scopo illustrativo) e abbiamo iniziato a toccarci l'un l'altra di fronte a un suo breve video anale.

Poi ho deciso di mostrarle un video che avevo guardato toccandomi mentre chattavo con lei durante le vacanze. Si trattava delle mie due attrici americane preferite, tettone entrambe tanto per restare in tema, che mostravano una casa da affittare a un cliente non particolarmente bello ma muscoloso e ben messo che, dopo che salta accidentalmente il bottone che regge a malapena la scollatura della più eccessiva e rifatta, si ritrova inginocchiato davanti ai due monumentali corpi nudi e li adora prima di scoparseli a turno con grande trasporto. Nel frattempo noi ci siamo gettati nudi sul mio letto e, continuando a guardare, abbiamo fatto di tutto usando le mani e la bocca. La Fidanzata si è fatta fottere prima salendomi sopra e impalandosi sul mio cazzo (lo vedeva che era più grosso e pulsante del solito, e forse provava il sottile piacere di sapere che era non solo per lei ma anche per il porno) poi mettendosi a quattro zampe e facendosi infilare da dietro ma tenendo la testa posata sul cuscino in maniera tale da poter continuare a guardare le evoluzioni dei tre sul divano nel video.

Lei è venuta così, si vede che le piace la posizione. Io invece ho dovuto girarla sulla schiena, possederla nella maniera più coniugale ma con gli occhi - tutti e quattro gli occhi - ben fissi sull'attore che si divincolava dalla presa del culo di una delle due attrici e tornava sopra di loro mentre univano le quattro enormi tette in una massa allettante di carne sulla quale lui si scaricava così come io, per istigazione ed emulazione, un attimo prima di venire lo tiravo fuori dalla fica della Fidanzata e mi facevo dare a mano gli ultimi tre colpi che le hanno riscaldato di sperma il ventre nudo. Questo secondo video, guardato da cima a fondo, durava 48 minuti; spero che mi scuserai se i miei polpastrelli ti hanno trascurata, sapendo che per ogni secondo ti ho immaginata seduta sulla poltrona di camera mia a guardarci a cosce larghe in attesa di avere risposte sulle pieghe più segrete della mia sessualità.


venerdì 26 agosto 2011

Fra le maniere di passare il tempo

Fra le maniere di passare il tempo durante le vacanze mi dedico a un forum di porcelli un po' spostati come me con maggior attenzione di quanta riesca a dedicargliene durante l'anno. D'altronde sarà che sono in vacanza, sarà che fa caldo, ma da due settimane mi sto masturbando una o due volte al dì, per lo più sempre allo stesso orario, e basta una foto in bikini (non mia) per farmi partire la mano. Ai militi ignoti del forum ho chiesto: Sono l'unico che è combinato così? Ci sarà una spiegazione scientifica? Psicologica? Patologica? Suggerisce qualcuno che forse d'estate, facendo più caldo, si suda e si beve di più, quindi la prostata ne esce stimolata dando un continuo istinto d'arrapamento.


Un altro thread interessante è quello in cui si discute di Aletta Ocean, la Dea ungherese (qui ritratta da interessanti prospettive) che a 24 anni non ancora compiuti è forse quanto di più fulgido brilli nel panorama del porno mondiale per bellezza, classe e - come dire - professionalità. Mezzo forum è innamorato di lei (io mi contengo) e alcuni stanno ponderando di spendere 1.000 euri per andare a letto con lei un'oretta. Qualcuno l'ha già fatto ma io non condivido.

Ho scritto che secondo me la discriminante fondamentale sia la maniera in cui si concepisce una pornostar. Io ho delle attrici che adoro (non solo Aletta, anche Roberta Gemma o Gianna Michaels - di cui infilo qui di fianco un santino per sfizio - o Carmella Bing pre-parto) ma non pagherei mai per andare a letto con loro, fermo restando che con ogni probabilità loro non verrebbero mai gratis con me. Per me la pornostar è rinchiusa in un mondo di visioni, più che di sogni, in cui la loro esistenza è la causa del mio onanismo, che si completa in sé stesso, e non un ulteriore motivo per il quale devo pormi dei problemi e crearmi delle possibili frustrazioni pensando che magari non ho, o non voglio spendere, i soldi che mi servirebbero per scoparmele come se fossero delle donne qualunque, quando invece sono semidee.


Mi piace anche avventurarmi nella discussione su quali video porno possano piacere alle donne. Dialogando con due signorine (saranno vere? saranno false? non m'importa più di tanto) ho segnalato alcune fascette che secondo me sono più intriganti per un pubblico femminile che per un pubblico maschile. Uno è un film piratesco di Mario Salieri (l'ho scelto a caso) che in copertina sfoggia le carni perfette di Julia Taylor:

L'altra era una copertina d'antan di Marc Dorcel con Erica Bella, credo, che fa la vedova allegra con tutti gli ammenicoli del caso:


Come risposta, una coppia ha offerto uno spettro notevomente ampio di video che possono piacere alle donne. Ho commentato che la morale secondo me è: alle donne può piacere qualsiasi tipo di video, purché sia ben fatto (cosa che col porno di massa diventa purtroppo minoritaria). Inoltre i francesi, preservativo a parte, sono davvero millenni davanti a noi quanto a fantasia e accuratezza. Poi ho lasciato perdere il forum per concentrarmi su questo filmato che, suggerito dalla coppia in questione, ho fatto mio con grande entusiasmo in quanto è ambientato in un cinema, il mio setting preferito (non solo per i filmati ma anche per la vita vera).

A proposito di cinema, un altro thread parla di approcci fallimentari e immaginate la mia sorpresa quando ho letto questo resoconto di un utente ignoto: Me ne e' venuta in mente un'altra... cinema, rara coppia che fa divertire tanti singoli con la bocca, il solito tizio che cerca di infilarsi nei pantaloni di lei, il lui lo caccia con educazione dopo che lei ha ripetuto piu volte che non voleva. insomma rifiutato piu volte da lei, cacciato 2 volte dal lui e il bavoso torna ancora all'attacco con insistenza rinnovata... fino a quando il lui deve minacciarlo di spaccargli la faccia... ma e' possibile?

Be', non mi sono trattenuto e gli ho chiesto se il cinema (a luci rosse) era lo stesso che avevo in mente io. Era quello e, insomma, è emerso che il lui in questione ero io (lei era la Ex). L'interlocutore ha argomentato: Devo dire che siete fantastici, complimentoni da parte mia. spero di rivedervi.ancora non mi capacito di come hai potuto mantenere la calma, decisissimo ma calmo. E io do l'unica risposta possibile: Talento. Classe. Esercizio.

giovedì 25 agosto 2011

Nello stesso giorno in cui

Nello stesso giorno in cui avevo già risposto alla sua mail Drenka/Anais/Salomè ha avuto l'accortezza di farmi trovare una sua seconda mail, in cui mi diceva di essere "sempre molto curiosa sulla altrui sessualità e soprattutto su quella delle altre donne. Perché se da un lato molte giocano a fare le pudiche e poi si rivelano delle gran vacche altre, ma anche uomini, restano incastrate in assurdi perbenismi, o peggio sentimentalismi, che invece di dare al più maggior slancio alla voglia disperimentare la rammolliscono e rendono inutile". E ancora, stuzzicando la mia adorazione: "Per quanto mi riguarda il sesso di per sé può essere ripetitivo ed è il motivo per cui lo stimolo cerebrale e il paesaggio mentale per me sono fondamentali".

Io sono un signore quindi salto la parte sul suo Fidanzato, che di comune accordo abbiamo deciso di onorare dell'iniziale maiuscola a mo' di nome proprio quando ne scriviamo (come per la mia, quando ce ne ho una), e mi limito a trascrivere la mia risposta, per la quale avevo voluto farle attendere un'altra notte:

Da questo punto di vista la sessualità degli uomini è molto più semplice e prevedibile, molto più acceso/spento, ragion per cui basta premere un bottone e vogliono venire, basta farli venire e non ti vogliono più (grossomodo va così, poi ci sono delle variazioni sul tema). Quella delle donne non l'ho ancora capita. So per certo che non hanno il principio di causa/effetto che governa sì rigidamente noialtri. Dalle tue domande sulla Migliore Amica e dalla tua asserzione di curiosità "proprio perchè la conosco", avevo intuito che la sessualità delle altre ti interessa molto. Io non so che dirti. Fra le donne che ho sentito di recente c'è una che mi ha attaccato discorso in biblioteca ma è rimasta un po' perplessa quando l'ho baciata sulla guancia; una che mi ha abbracciato abbondantemente in stazione a P*** ma quando ho tentato di baciarla ha risposto con uno sconvolgente "Ormai è come se fossi sposata" nonostante che fosse fidanzata da tre mesi e che quest'estate abbia passato i pomeriggi a mandarmi messaggini fra il dolce e il porco; una con cui ho fatto scambio di coppia e che una volta il suo lui mi aveva mandato a far scopare perché lui era impegnato a suonare in un concerto, mentre ora che si sono lasciati lei non vuole più scopare con me; una che mi ha provocato descrivendomi nei dettagli in chat i suoi rapporti col coinquilino e con due compagne di studi (al contempo) e che ora si sta impercettibilmente tirando indietro, e intuisco che presto negherà tutto, dopo avermi incitato per settimane a masturbarmi; tu; una giornalista con cui ho avuto un paio di conversazioni erotiche anni fa e poi è sparita; la mia Ex con cui ho fatto scambio di coppia, con la quale rimpiango ancora le scopate che ci concedevamo, e che mi ha amato e odiato come nessuna; una che ho visto una sola volta in vita mia ma con la quale mi sento costantemente, e che ancora oggi ama farsi fare complimenti per le foto delle sue serate in discoteca o delle sue giornate in spiaggia; una alla quale sono andato dietro nei primi anni 2000 e che non sentivo da anni; la statuaria Dea Bionda che non vuole concedersi; una di dieci anni più grande che ci ha provato con me quand'ero ragazzino, e io le ho detto no perché ero un pirla, e che ho rivisto qualche giorno fa senza riuscire a togliere gli occhi dalla sua scollatura, ma sapendo che non ci sta più o quanto meno non sta dando segni di starci; una con cui sono uscito un paio di volte mentre vivevo a M*** e alla quale sono riuscito a mollare solo un bacio sulla guancia prima che ci rendessimo conto della totale incompatibilità e che lei tornasse col suo fidanzato di sempre, che sposerà in estate, nonostante che continui a scrivermi pressoché ogni giorno; la Migliore Amica; la Filosofa che quando tentammo di fidanzarci fece coincidere il primo bacio al primo pompino, e che ogni volta che mi rivede mi bacia e l'ultima volta ha detto di essere rimasta delusa perché voleva che la portassi a letto anche se non avevo tempo (non sapeva che ero appena stato in un cinema porno); l'Amica del cinema porno; una che un giorno mi aveva tirato a casa sua, mi era salita sopra, si era strusciata sul mio corpo, ma quando avevo tentato di baciarla sulle labbra si era scostata e mi aveva sbattuto fuori di casa dicendo che doveva dare delle lezioni private; la Ragazza che mi piace; una che ha un volto orrendo ma un corpo invidiabile e in particolare due seni fantastici che mi era capitato di sfiorare urtandola, cosa che lei ha notato facendosene parlare via computer ma di fatto ignorandomi dal vivo; la Madre di Famiglia con la quale scopo regolarmente ogni volta che vado a Modena; una che avevo illusa e mollata prima ancora di provarci anni fa, perché ne avevo trovata un'altra, e che ancora mi manda mail chilometriche; una bonazza che aveva iniziato a frequentarmi per chiacchiere ma all'improvviso era sparita per mettersi con un ignorante gelatinato. Mi sembra un parterre significativo, dal quale però non riesco a trarre nessuna conseguenza.


E oggi che mi rileggo mi chiedo quanto volessi risponderle, quanto ingelosirla, quanto vantarmi e basta, quanto (credo che sia stata questa la motivazione principale) offrirle tutto l'amore e il sesso che ho dedicato ad altre donne mentre lei non c'era.

martedì 23 agosto 2011

Così venne il giorno

Così venne il giorno in cui lei - che solo parzialmente può essere descritta come la mia Drenka, la mia Salomè, la mia Anais - aprì il suo blog in mio onore (per poi trascurarlo, mica per niente è una donna), accompagnandolo a una mail in cui mi diceva: Da un lato vorrei un esibizionismo sfrenato, dall'altro mi rendo conto di come sia poco compatibile con il lato irreprensibile delle nostre vite. E a dirla tutta parlare con le persone e sapere che loro assolutamente ignorano ciò che leggo faccio penso mi offre un sottile piacere. (omissis) Cos'è in me che trovi più perverso?

Le ho risposto con un volo d'uccello (evitiamo facili doppi sensi, per favore) sul precipizio della mia sessualità:

Grazie ancora per il tuo blog, sono eccitato al solo pensiero di cosa potrei trovarci e anzi al solo pensiero che esista, che sia lì ad aspettare che io torni a casa per potere finalmente aprirlo. Spero che sia un po' del tuo vaso di pandora. Indubbiamente questo coincide con il piacere di non far accorgere nessuno di ciò che pensiamo, scriviamo e forse siamo segretamente; in parte ha anche del piacere occulto di quando da ragazzino compravo un giornaletto porno al mattino e poi, per tutto l'itinerario fino a camera mia, pregustavo cosa ci avrei trovato nel momento di agognata solitudine. Ricordo ancora il mio primo giornaletto porno, con queste foto di scolarette in divisa ma senza mutande, che vivevano in collegio per la gran gioia del giardiniere, della direttrice e del cuoco (che una di loro faceva sborrare nell'insalata già pronta per la mensa comune). La scoperta dei loro giovani corpi rasati non fu nulla in confronto alla precedente consapevolezza che per la prima volta tutto mi sarebbe stato dischiuso senza censure. Ma sto divagando.


I miei principali dubbi sul blog (almeno sul mio) sono, oltre che alla mancanza di tempo e alla scomodità della pubblicazione, riferiti all'idea che secondo me non lo legga nessuno a parte te. Ma nulla vieta che ci pubblichi un'ardita selezione delle mie mail e magari qualche fantasticheria troppo sofisticata per essere confinata in una corrispondenza (corrispondenza, la nostra, che mi sa tanto di Liaisons dangereuses, se non altro perché ogni tanto mi chiedo cosa saremmo capaci di combinare se solo avessimo per le mani una fanciulla o un fanciullo innocente da dirigere secondo i nostri capricci).

Sai, il problema - e il motivo per cui abitualmente sono poco soddisfatto da molti miei rapporti - è che il sesso in sé è ripetitivo se non prevedibile e banale, ragion per cui si può renderlo piacevole o quantomeno accettabile solo condendolo di sovrastrutture che non tutti (per stupidità o sentimentalismo) non sono in grado di afferrare né tanto meno di produrre. Paradossalmente talvolta penso che godrei di più con una lunga, inarrestabile e onnipervasiva masturbazione.


Plausibilmente per questo mi piace molto guardare e coinvolgere le mie partner (o amichette) nella visione; ieri, tanto per aggiornarti, la Fidanzata aveva scaricato Paprika, sempre di Tinto Brass (dal quale ho tratto le immagini per decorare il post di oggi), e ce lo siamo guardati con mia somma commozione perché da ragazzino ogni volta che vedevo Debora Caprioglio non resistevo e dovevo toccarmi per quel che riuscivo. Siccome so che vuoi sapere cos'abbiamo fatto mentre lo guardavamo, ti riferisco che abbiamo seguito lo stesso pattern dell'altra sera, con la differenza che a fine film l'ho infilzata a pecorina (so che le piace di più) e che purtroppo sono venuto abbastanza presto, perché ero stanco. Consapevole del mio limite, ho cercato di rendere memorabile o in qualche modo diversa la venuta. Poiché, stando a quattro zampe, a un certo punto aveva allungato all'indietro la mano sinistra per accarezzarmi, gliel'ho presa e tenendogliela ferma dal polso le ho schizzato nell'incavo del palmo.


Ecco, in te trovo questo stesso tipo di perversione, il contraccolpo carnale del pensiero, il momento in cui nella lascivia il cervello riprende il suo ruolo di preminenza ma lo fa per aumentare il piacere dei corpi.

lunedì 22 agosto 2011

Mi ha rallegrato comprare Panorama

Mi ha rallegrato comprare Panorama questo weekend perché mi ha concesso inaspettatamente la stretta allo stomaco che mi prendeva nella prima adolescenza quando sfogliavo le copie di mio padre o di mio zio alla ricerca di donne nude, sapendo che ogni pagina girata poteva celare un fiore di bellezza. All'epoca Panorama era più zozzo, bisogna ammettere, a cominciare dalle copertine nonché dall'attenzione smodata che dedicava alle attrici porno (erano i tempi d'oro di Cicciolina in politica, Moana sempre in tv e dei primi vagiti di Selen); e soprattutto, avendo 11 o 12 anni, quelle visioni di carta erano i primi passi che muovevo nel variegato mondo dell'erotismo.

Oggi che di passi ne ho mossi fin troppi, e talvolta sono anche inciampato, per sorprendermi Panorama ha dovuto inserire in un sol numero l'ultima puntata del Rapporto sugli Italiani a letto, sottotitolato in maniera un po' altisonante "le confessioni hard degli italiani"; le illustrazioni del medesimo servizio, raffinati scatti in bianco e nero che ritraevano coppie cristallizzate in un piacere fasullo ma che ne esaltava i corpi scultorei con saggi giochi d'ombra; un'intervista a Melita Toniolo illustrata ripescando due foto (sempre in bianco e nero) dall'immortale servizio di Joseph Cardo pubblicato qualche mese fa sull'edizione italiana di Playboy, con addirittura la fotina che uso per illustrare questo post schiaffata senza ritegno in prima pagina nonostante il grosso della copertina fosse dedicato alla manovra finanziaria (argomento ben più deprimente); una ragazza di Periscopio finalmente nuda maliziosa e burrosa come si usava vent'anni fa e come sono sempre piacute a me. Più che sufficiente a far battermi il cuore in un rigurgito di adolescenza.

venerdì 19 agosto 2011

In questi giorni di pigra masturbazione

In questi giorni di pigra masturbazione al caldo in cui alla rapida sega in bagno ne segue una più meditata di fronte a un video porno, la lettura quotidiana di una vecchia mail della mia dea, padrona e puttana aiuta a scandire le giornate. In quella che ho riletto oggi diceva, fra le altre cose: "Non pensavo che mi considerassi così perversa ma me ne compiaccio". Rileggere ora questa frase, dopo che ci siamo confessati tutto, fa quasi tenerezza. All'epoca invece mi ero contenuto e avevo preferito risponderle riguardo alla questione del reciproco esibizionismo delle nostre idee che aveva sollevato notando che, un decennio dopo esserci lasciati, non riucivamo a pensare porcate senza eccitarci all'idea di raccontarcele a vicenda:

Per l'esibizionismo c'è sempre tempo, l'importante è fondarlo sulla compicità privata. Complicità che in generale ritengo molto difficile a crerasi fra me e una donna, ecco perché i miei rapporti con fidanzate o amichette generalmente non durano o se durano mi soddisfano poco. Mi pare talvolta che pochissime persone abbiano una sessualità all'altezza della mia; e ribadisco che non le pongo sullo stesso livello ma ritengo che la mia sia superiore e la loro più banale, volgare, quasi offensiva specie quando la imperniano completamente sul sentimento e sul sentimentalismo. A me una che vuol venire a letto con me solo perché mi ama fa l'impressione di uno che vuole mangiare solo per lavarsi i denti. Come faccio a non ritenerti perversa? Ti parrà incredibile o retorico ma la tua perversione mi sembra talmente concreta da poterla quasi toccare da qui, a mille km e dieci anni di distanza.

mercoledì 17 agosto 2011

Continuo a rileggere

Continuo a rileggere la mia corrispondenza con Salomè centellinandola, o come direbbe lei "distillando il piacere". Alla mail che ho trascritto ieri lei rispondeva, fra l'altro: "Mi interessa sapere quali sono le fantasie degli altri su di me, cosa pensano. Nello specifico quali sono le tue e cosa pensi. Quindi ascolterò o leggerò tutto ciò che vorrai dirmi".

Io non sono tipo da farmi sfuggire un invito del genere, pertanto la mia controrisposta è stata un po' più lunga della precedente:

Ieri sera ho fatto ciò che ti avevo promesso, ovvero scopare la fidanzata. Purtroppo non hai potuto spiarci come avremmo voluto io e te (e forse lei, chissà) pertanto ti riferisco rapidamente i momenti salienti. Dopo cena siamo andati in camera sua per guardare L'uomo che guarda di Tinto Brass, che lei stessa aveva scaricato qualche settimana fa per familiarizzare con l'erotismo italiano. Il film non è un gran che, un po' lento, e più della protagonista mi piaceva quella che faceva la cameriera/infermiera, sempre con le tette al vento, sempre con il culo in bell'evidenza, con uno sguardo da troietta anche mentre montava zabaioni con consumata abilità. Se non l'hai già visto, documentati. Verso un terzo del film ho infilato la mano nei jeans della fidanzata e ho iniziato a masturbarla piano piano. Verso metà del film ho dovuto tirarmelo fuori, allora lei prima me l'ha preso in mano, poi s'è sdraiata con la testa sul mio grembo per prenderlo in bocca, infine mi ha lasciato solo a vedere il film stendendosi sulla pancia e prendendolo in bocca sul serio, fra un'interruzione e l'altra per respirare, fino alla fine del film. Appena sono partiti i titoli di coda l'ho spogliata della metà di sotto, lasciandola in reggiseno, mi sono tolto pantaloni e mutande e le sono entrato dentro da sopra. 
Abbiamo scopato così per una ventina di minuti, oltre non ho resistito perché ce l'avevo duro da un'ora e mezza. Ha goduto prima lei e mi ha lasciato lievi segni di unghie sulla spalla sinistra.


E poi ancora, forse eccedendo un tantino per l'entusiasmo del momento:


La tua collocazione nel mio repertorio di amichette non può prescindere dal fatto che tu sia la prima donna che mi ha fatto venire e fra le più perverse, almeno a parole, il che quando penso a te mi apre sempre squarci di passato e di futuro nella mente. Se fossi regolato soltanto dall'istinto sessuale ti avrei avuto per sempre come fidanzata e moglie; ti avrei lasciata libera di godere di tutti gli uomini o donne che desideravi, pretendendo la stessa libertà; avrei organizzato orge per mettere il tuo piacere (e il mio di riflesso) al centro di tutto; ti avrei stimolata nei luoghi più impensabili e quotidiani, ti avrei portata non solo nei cinema porno ma anche nei club privé, nei parcheggi, sulle spiagge per nudisti; ti avrei fotografata, filmata, descritta; mi sarei lasciato fare tutto; mi sarei masturbato di fronte a te nelle pieghe più banali della vita quotidiana, ti avrei spiato col cazzo in mano mentre dormivi, mentre leggevi, mentre mangiavi, mentre pisciavi; non avrei lasciato che una goccia di sperma mi restasse dentro senza che tu non ne fossi in qualche modo responsabile; se fossi morta prima tu mi sarei toccato in segreto davanti al tuo cadavere immaginando che, se fossi morto prima io, tu ti saresti piazzata a cosce larghe davanti alla bara sgrillettandoti in onore del mio rigor mortis. E poi avremmo continuato a scopare nell'aldilà.

martedì 16 agosto 2011

Ci vorrebbe un pacchetto delle lettere

Ci vorrebbe un pacchetto delle lettere, conservate ciascuna nella sua busta strappata con furia e avvolte tutte in un nastro rosso che le racchiuda e le custodisca. Negli ultimi mesi - di superlavoro, di lontananza, perfino di sofferenza a momenti - il mio rapporto con lei (la mia Anais, la mia Drenka, la mia Salomé) è stato affidato a lunghe mail quasi quotidiane compilate senza pudore, e mi riferisco soprattutto al pudore del cervello che ogni tanto si vergogna ad ammettere debolezze o manie. Invece ho sentito di poter scriverle tutto e l'ho fatto.

Ora è arrivato agosto, il mese dell'indolenza, e Salomè è in vacanza col Fidanzato su qualche resort per nudisti dell'Europa Orientale. Io mi macero al caldo, mi lascio scivolare addosso il sudore, mi sveglio in preda a erezioni esigenti ma pigre, sbircio su facebook le foto in bikini delle mie amiche più bone e gioco col mio desiderio che resta in sospeso. Un giorno mi ha afferrato la voglia delle sue parole - ma di sue parole nuove - e sono andato un po' alla cieca a controllare il suo blog, anche se so che non lo aggiorna quasi mai più per voluttà di sottrarsi che per comune trascuratezza e incapacità di finire ciò che si inizia. Non ci tornavo da mesi.

A sorpresa ho trovato un ultimo post, risalente alla fine di maggio, in cui trascriveva un nostro rapido scambio di mail che l'aveva colpita dritto al cuore aggiungendo: "E mi piace rileggere cosa mi hai scritto, immaginarti mentre mi leggevi col cazzo duro". Parole del genere non potevano che suonare lusinghiere. Non potevano che scatenare in me il sottile desiderio, che ho voluto tenere a bada negli ultimi giorni fino al momento in cui non sarei più stato capace di resistere, di rileggere una a una le nostre mail, anche se non sono di carta, anche se non ci sono buste strappate né nastri rossi a renderle più carnali. E allora m'è venuto in mente di riprenderle qui e ripercorrere il nostro rapporto di parole (a dieci anni di distanza dal nostro rapporto di carne) mentre lei si faceva percorrere tutt'al più dalla lingua del Fidanzato.

Gliel'ho anche scritto in un messaggino che lei, proprio come aspettavo, ha ignorato. Ma non per questo mi trattengo dal ricominciare, dopo che la prima mail l'avevo già trascritta nel post precedente a questo. raccontandole della mia Amica del Cinema. Lei mi aveva risposto chiedendo in base a cosa selezionassi le mie amichette, se fossero brave ragazze o grandi zoccole (ha usato termini più consoni, però). Ha cercato anche di chiarire i miei rapporti con la Migliore Amica, perché la curiosità è donna. Ha chiesto: "Cos'è che ti fa scattare il quest'amica me la faccio?". Le ho risposto con una mail insolitamente breve:

Penso che ci sia un po' di tutto. Come classica brava ragazza derubricherei la mia ultima ex, della quale vorrei parlarti a lungo, come ho già fatto per telefono, magari anche di persona, se la cosa non ti ingelosisce. Alcune volte si tratta di persone che ho conosciuto in ambienti standard e con le quali si è instaurata una notevole intesa erotica (è il caso dell'Amica del Cinema). Altre le ho conosciute in situazioni di rimorchio più classico, in cui si capiva che io o lei volevamo provarci e godercela pur senza mettere in piedi una coppia. Il "quest'amica me la faccio" dipende dalla sua avvenenza, dall'idea che possa avere una sessualità compatibile se non proprio simile alla mia (oltremodo barocca), e dal fatto che ci stia o meno poiché purtroppo non sono infallibile. C'è un paio di donne che vorrei proprio avere e che non ho. Come mai mi chiedi della Migliore Amica? Non vuole essere una domanda polemica, per carità, giusto un tantino curiosa dell'improvviso interesse.