lunedì 22 agosto 2011

Mi ha rallegrato comprare Panorama

Mi ha rallegrato comprare Panorama questo weekend perché mi ha concesso inaspettatamente la stretta allo stomaco che mi prendeva nella prima adolescenza quando sfogliavo le copie di mio padre o di mio zio alla ricerca di donne nude, sapendo che ogni pagina girata poteva celare un fiore di bellezza. All'epoca Panorama era più zozzo, bisogna ammettere, a cominciare dalle copertine nonché dall'attenzione smodata che dedicava alle attrici porno (erano i tempi d'oro di Cicciolina in politica, Moana sempre in tv e dei primi vagiti di Selen); e soprattutto, avendo 11 o 12 anni, quelle visioni di carta erano i primi passi che muovevo nel variegato mondo dell'erotismo.

Oggi che di passi ne ho mossi fin troppi, e talvolta sono anche inciampato, per sorprendermi Panorama ha dovuto inserire in un sol numero l'ultima puntata del Rapporto sugli Italiani a letto, sottotitolato in maniera un po' altisonante "le confessioni hard degli italiani"; le illustrazioni del medesimo servizio, raffinati scatti in bianco e nero che ritraevano coppie cristallizzate in un piacere fasullo ma che ne esaltava i corpi scultorei con saggi giochi d'ombra; un'intervista a Melita Toniolo illustrata ripescando due foto (sempre in bianco e nero) dall'immortale servizio di Joseph Cardo pubblicato qualche mese fa sull'edizione italiana di Playboy, con addirittura la fotina che uso per illustrare questo post schiaffata senza ritegno in prima pagina nonostante il grosso della copertina fosse dedicato alla manovra finanziaria (argomento ben più deprimente); una ragazza di Periscopio finalmente nuda maliziosa e burrosa come si usava vent'anni fa e come sono sempre piacute a me. Più che sufficiente a far battermi il cuore in un rigurgito di adolescenza.

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