venerdì 19 agosto 2011

In questi giorni di pigra masturbazione

In questi giorni di pigra masturbazione al caldo in cui alla rapida sega in bagno ne segue una più meditata di fronte a un video porno, la lettura quotidiana di una vecchia mail della mia dea, padrona e puttana aiuta a scandire le giornate. In quella che ho riletto oggi diceva, fra le altre cose: "Non pensavo che mi considerassi così perversa ma me ne compiaccio". Rileggere ora questa frase, dopo che ci siamo confessati tutto, fa quasi tenerezza. All'epoca invece mi ero contenuto e avevo preferito risponderle riguardo alla questione del reciproco esibizionismo delle nostre idee che aveva sollevato notando che, un decennio dopo esserci lasciati, non riucivamo a pensare porcate senza eccitarci all'idea di raccontarcele a vicenda:

Per l'esibizionismo c'è sempre tempo, l'importante è fondarlo sulla compicità privata. Complicità che in generale ritengo molto difficile a crerasi fra me e una donna, ecco perché i miei rapporti con fidanzate o amichette generalmente non durano o se durano mi soddisfano poco. Mi pare talvolta che pochissime persone abbiano una sessualità all'altezza della mia; e ribadisco che non le pongo sullo stesso livello ma ritengo che la mia sia superiore e la loro più banale, volgare, quasi offensiva specie quando la imperniano completamente sul sentimento e sul sentimentalismo. A me una che vuol venire a letto con me solo perché mi ama fa l'impressione di uno che vuole mangiare solo per lavarsi i denti. Come faccio a non ritenerti perversa? Ti parrà incredibile o retorico ma la tua perversione mi sembra talmente concreta da poterla quasi toccare da qui, a mille km e dieci anni di distanza.

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